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Guida Completa al Bonus Sicurezza 2025: Detrai fino al 36% per Proteggere la Tua Abitazione

  • Immagine del redattore: GHLE Project
    GHLE Project
  • 16 giu
  • Tempo di lettura: 6 min

Nel panorama attuale, la sicurezza della propria abitazione è una priorità per moltissime famiglie e individui. Fortunatamente, lo Stato italiano continua a supportare i cittadini in questa esigenza con strumenti fiscali mirati. Tra questi, spicca il Bonus Sicurezza 2025, un'opportunità da non perdere per chi desidera aumentare la protezione della propria casa, beneficiando al contempo di significativi sconti IRPEF.


Noi di GHLE Project, ingegneri esperti in costruzioni e gestione immobiliare a Milano, siamo qui per guidarti attraverso tutti i dettagli di questa agevolazione. Capiremo insieme cos'è esattamente il Bonus Sicurezza, chi ne ha diritto, quali interventi sono ammissibili e, soprattutto, come richiederlo correttamente per non perdere questa preziosa opportunità.

GHLE Project

Che cos'è il Bonus Sicurezza 2025?

Il Bonus Sicurezza 2025 è una detrazione fiscale IRPEF pensata per incentivare gli interventi volti a migliorare la sicurezza delle abitazioni private. È fondamentale sottolineare che non si tratta di un incentivo strettamente legato a interventi di ristrutturazione edilizia. Sebbene possa essere cumulato con il più noto Bonus Ristrutturazioni, il Bonus Sicurezza è un'agevolazione completamente autonoma. Questo significa che anche chi non ha intenzione di avviare lavori edili complessi può beneficiare di questa detrazione, investendo semplicemente in dispositivi e sistemi che aumentano la protezione della propria casa. Parliamo, ad esempio, di impianti antifurto, videocamere di sorveglianza, porte blindate, inferriate e altri sistemi di sicurezza, sia attivi che passivi.


Chi ha Diritto al Bonus Sicurezza?

L'agevolazione è pensata per un'ampia platea di soggetti. Possono accedere al Bonus Sicurezza:

  • I proprietari di immobili residenziali: coloro che detengono la piena proprietà di un'unità immobiliare adibita a residenza.

  • I titolari di diritti reali di godimento: rientrano in questa categoria l'usufruttuario, il nudo proprietario, il titolare del diritto d'uso e il titolare del diritto di abitazione.

  • Gli inquilini e i comodatari: anche chi detiene l'immobile in affitto o in comodato d'uso può beneficiare del bonus, a patto che sia colui che sostiene direttamente le spese relative agli interventi di sicurezza.


Per Quali Lavori è Ammesso il Bonus Sicurezza 2025?

La normativa è piuttosto chiara nell'identificare gli interventi specifici che rientrano nell'ambito del Bonus Sicurezza. L'obiettivo è coprire una vasta gamma di soluzioni per proteggere la proprietà da atti illeciti, come furti, aggressioni o sequestri.

Sistemi di Allarme e Antifurto

Questa categoria include tutti i dispositivi volti a rilevare tentativi di intrusione o manomissione. Si parla di sensori perimetrali, volumetrici, contatti magnetici per porte e finestre, sirene d'allarme, centraline di controllo e tutti i dispositivi connessi, inclusi quelli di ultima generazione con funzionalità "smart" e gestibili da remoto tramite smartphone o tablet. L'installazione professionale di questi sistemi è interamente detraibile.

Videocamere di Sorveglianza

L'installazione di telecamere di videosorveglianza, sia per gli spazi interni che esterni dell'immobile, rientra pienamente nell'agevolazione. Sono ammesse anche le telecamere collegate a sistemi digitali di registrazione (DVR o NVR) e a piattaforme di controllo remoto, che permettono di monitorare la propria abitazione da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.

Porte Blindate e Cancelli Automatici

Le spese sostenute per l'installazione di portoni blindati, il rafforzamento delle serrature esistenti con meccanismi anti-effrazione, o l'installazione di cancelli automatici (carrai o pedonali) con sistemi di sicurezza integrati sono detraibili. L'obiettivo è migliorare la resistenza degli accessi a tentativi di scasso o forzatura.

Inferriate e Grate di Protezione

Rientrano in questa categoria tutte le barriere fisse e meccaniche volte a impedire l'accesso indesiderato. Parliamo di inferriate alle finestre, grate di sicurezza, persiane blindate e recinzioni anti-intrusione installate per proteggere balconi, terrazzi o giardini pertinenziali.

Videocitofoni

Anche l'installazione di videocitofoni di nuova generazione è agevolabile. Questi dispositivi, che permettono di identificare e controllare gli accessi all'immobile, spesso anche da remoto tramite app dedicate, contribuiscono significativamente alla sicurezza generale dell'abitazione.


Il Bonus Sicurezza 2025 e le Casseforti a Muro: Sono Ammesse?

Una domanda frequente riguarda l'ammissibilità delle casseforti a muro. Ebbene, l'installazione di una cassaforte fissa e integrata nella struttura dell'immobile può rientrare tra gli interventi agevolabili con il Bonus Sicurezza, ma a determinate condizioni. Affinché sia considerata un dispositivo di protezione contro le intrusioni e i furti, e quindi ammissibile, la cassaforte deve:

  • Essere installata in modo fisso e permanente: non si tratta di una semplice cassaforte mobile o appoggiata, ma di un dispositivo murato nel muro portante, in una parete o in un pavimento, rendendola inamovibile.

  • Far parte di un intervento documentato: la fattura del fornitore e dell'installatore deve indicare chiaramente la tipologia del prodotto e la sua funzione antieffrazione.

  • Essere pagata con bonifico parlante: come per tutte le spese ammesse al bonus, il pagamento deve avvenire tramite un bonifico specifico che riporti tutte le informazioni necessarie per la detrazione.


Cosa è Escluso dal Bonus?

È importante sapere anche cosa non rientra nel Bonus Sicurezza. Le spese per i servizi di vigilanza privata, come il canone di abbonamento a centri di vigilanza o le tariffe per il controllo remoto da parte di operatori professionali, non sono detraibili. Sebbene questi servizi aumentino la sicurezza, l'agevolazione è specificamente pensata per l'acquisto e l'installazione di dispositivi fisici. Tuttavia, l'acquisto e l'installazione dell'impianto di videosorveglianza collegato a tali servizi possono rientrare nel bonus, purché le fatture siano separate e ben distinte.


L'Aliquota del Bonus Sicurezza

Il Bonus Sicurezza consiste in una detrazione dall'IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche). L'aliquota prevista è del 36% delle spese sostenute, fino al 31 dicembre 2025. L'importo massimo di spesa detraibile è fissato a 48.000 euro per unità immobiliare.

Questo significa che, se ad esempio si spendono 10.000 euro per un impianto di sicurezza, si avrà diritto a recuperare 3.600 euro (il 36% di 10.000 euro). Questa detrazione verrà ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Nell'esempio, si recupereranno 360 euro ogni anno per dieci anni, direttamente nella propria dichiarazione dei redditi.


Come Richiedere il Bonus Sicurezza 2025?

La richiesta del Bonus Sicurezza non prevede l'invio di domande specifiche a piattaforme dedicate. La detrazione fiscale si concretizza direttamente in dichiarazione dei redditi, estendendosi, come detto, in dieci quote annuali di pari importo. Non è quindi necessario fare una richiesta preventiva, ma è fondamentale presentare annualmente, al momento della predisposizione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF), tutte le ricevute e la documentazione relativa alle spese sostenute.


Come Pagare le Spese Ammesse

Per poter beneficiare del Bonus Sicurezza, è indispensabile che i pagamenti delle spese avvengano tramite bonifico bancario o postale "parlante". Questo tipo di bonifico deve riportare obbligatoriamente alcune informazioni specifiche per essere valido ai fini della detrazione:

  • La causale del versamento che faccia riferimento all'art. 16-bis del DPR 917/1986.

  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione.

  • La Partita IVA o il Codice Fiscale dell'azienda che ha eseguito i lavori o fornito i beni.

  • Il numero e la data della fattura a cui si riferisce il pagamento.


Quali Documenti Conservare per il Bonus Sicurezza?

Per essere certi di poter usufruire del bonus senza problemi in fase di dichiarazione, è cruciale conservare scrupolosamente tutta la documentazione relativa ai lavori e alle spese. I documenti essenziali sono:

  • Fatture: devono essere dettagliate e specificare chiaramente la natura degli interventi e dei beni acquistati.

  • Ricevute di pagamento: ovvero le contabili dei bonifici parlanti effettuati.

  • Permessi o autorizzazioni amministrative (se richieste): in alcuni casi specifici, per l'installazione di determinati sistemi (ad esempio, se si modificano facciate o strutture vincolate), potrebbero essere necessari permessi comunali.

  • Schede tecniche dei dispositivi installati: utili per attestare la conformità e le caratteristiche dei sistemi di sicurezza.


Bonus Sicurezza Senza Lavori di Ristrutturazione

Uno dei maggiori vantaggi del Bonus Sicurezza è la sua autonomia. A differenza di molte altre agevolazioni fiscali nel settore edilizio, il Bonus Sicurezza non è vincolato ad interventi di ristrutturazione o riqualificazione edilizia. Ciò significa che non è necessario affrontare spese per il rifacimento completo della casa per poter beneficiare della detrazione. È sufficiente installare dispositivi che migliorino la protezione dell'abitazione, come sistemi di allarme, videocamere o porte blindate, per accedere al beneficio. Questa caratteristica lo rende particolarmente accessibile a chi vuole focalizzarsi unicamente sul potenziamento della sicurezza.


Cumulabilità del Bonus Sicurezza con Altri Incentivi

Un'ottima notizia per chi sta pianificando diversi tipi di interventi sulla propria abitazione è che il Bonus Sicurezza è cumulabile con altri incentivi fiscali. L'importante è che le spese siano chiaramente separate e documentate in modo distinto, per evitare sovrapposizioni. In particolare, è compatibile con:

  • Bonus Ristrutturazioni: se gli interventi di sicurezza rientrano in un più ampio progetto di ristrutturazione, è possibile ripartire le spese tra i due bonus, rispettando i massimali e le condizioni di ciascuno.

  • Bonus Mobili ed Elettrodomestici: per l'acquisto di arredi ed elettrodomestici correlati a interventi di ristrutturazione.

  • Ecobonus: per gli interventi di efficientamento energetico dell'edificio.

È fondamentale che le voci di spesa non si sovrappongano e che per ciascuna si rispettino le condizioni e i requisiti previsti dalle rispettive normative.


Investire nella sicurezza della propria casa non è solo una scelta prudente, ma grazie al Bonus Sicurezza 2025, diventa anche un'opportunità economica vantaggiosa.


Per qualsiasi dubbio o per un'analisi più approfondita delle tue esigenze specifiche e per capire come massimizzare i benefici fiscali, il team di GHLE Project a Milano è a tua completa disposizione per una consulenza professionale e personalizzata.


Hai già pensato a quali interventi vorresti realizzare per rendere la tua casa più sicura? Quali aspetti della sicurezza domestica ti preoccupano di più?


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GHLE Project

Studio di ingegneria multidisciplinare a Milano specializzato in ristrutturazioni, gestione immobiliare e soluzioni tecniche professionali.

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