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Bonus Ristrutturazione Condominio 2025: Finalmente Chiarezza sulle Aliquote per le Parti Comuni

  • Immagine del redattore: GHLE Project
    GHLE Project
  • 24 giu
  • Tempo di lettura: 4 min

Il mondo dei bonus edilizi in Italia è in costante evoluzione, un processo necessario per adattare gli incentivi alle esigenze del Paese e agli obiettivi di efficientamento e sicurezza. Tuttavia, questo dinamismo porta spesso a incertezze interpretative che possono rallentare l'avvio dei lavori e generare confusione tra cittadini e professionisti.

GHLE Project

Uno dei punti più dibattuti negli ultimi mesi, in seguito alle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2025, ha riguardato l'applicazione delle aliquote del Bonus Ristrutturazione per gli interventi sulle parti comuni dei condomini. Finalmente, l'Agenzia delle Entrate è intervenuta con la Circolare 8/E, facendo chiarezza su chi ha diritto alla detrazione con aliquota al 50% e chi con aliquota al 36%.


Noi di GHLE Project, studio di ingegneria a Milano specializzato anche nella gestione immobiliare e nelle ristrutturazioni, sappiamo quanto questi chiarimenti siano attesi. Analizziamo nel dettaglio cosa cambia e come orientarsi nelle nuove regole.


Il Bonus Ristrutturazione 2025: Un Quadro in Evoluzione

Prima di addentrarci nei chiarimenti specifici sulle parti comuni, è utile ripercorrere le recenti modifiche normative che hanno generato i dubbi. La Legge di Bilancio per il 2025 ha introdotto un allineamento nel funzionamento del Bonus Ristrutturazione, dell'Ecobonus e del Sismabonus, uniformando regole e aliquote.


Per quanto riguarda il Bonus Ristrutturazione 2025, l'aliquota è stata differenziata in base alla destinazione d'uso dell'immobile:

  • 50% per gli interventi realizzati sulle abitazioni principali.

  • 36% per gli interventi realizzati su abitazioni diverse dall’abitazione principale.

Le prospettive per gli anni successivi prevedono un'ulteriore riduzione:

  • Nel 2026 e 2027, l'aliquota sarà del 36% per le abitazioni principali.

  • Nel 2026 e 2027, l'aliquota sarà del 30% per le abitazioni diverse dall’abitazione principale.

In tutti gli anni, il tetto di spesa massimo detraibile rimarrà a 96.000 euro.


I Dubbi sulla Nuova Normativa: Parti Comuni e Conviventi

La Legge di Bilancio 2025, pur semplificando alcuni aspetti, aveva lasciato aperte due questioni cruciali che generavano incertezza:

  1. Mancanza di disciplina specifica per le parti comuni: la normativa non chiariva esplicitamente quali aliquote applicare ai lavori sulle parti comuni degli edifici condominiali. Questo sollevava il quesito su cosa succedesse in un condominio misto, dove coesistono prime case e seconde case. I proprietari avrebbero avuto diritto a detrazioni con aliquote diverse (50% o 36%) per la stessa spesa condominiale?

  2. Restrizione dei beneficiari: la legge indicava come beneficiari della detrazione i "titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale". Questo aveva fatto temere che soggetti come il convivente non proprietario, che in precedenza poteva accedere al bonus sostenendo le spese, potessero essere esclusi o vedere limitati i propri diritti.


Il Chiarimento dell'Agenzia delle Entrate: La Circolare 8/E

La Circolare 8/E dell'Agenzia delle Entrate, molto attesa, ha fornito l'interpretazione necessaria per superare queste incertezze. La logica espressa nella circolare può essere applicata anche ad altri bonus edilizi, fornendo un orientamento generale.


Come Funziona il Bonus Ristrutturazione per le Parti Comuni del Condominio nel 2025

L'Agenzia ha stabilito che, per le spese sostenute sul bonus ristrutturazione parti comuni condominio 2025, l'aliquota del 50% spetta a chi è proprietario o titolare di un diritto reale di godimento (come usufrutto, uso o abitazione) sull'unità immobiliare adibita ad abitazione principale.


Per poter beneficiare dell'aliquota al 50%, devono sussistere due condizioni fondamentali:

  1. La titolarità dell’immobile (proprietà o diritto reale) deve essere in essere all’inizio dei lavori.

  2. La destinazione ad abitazione principale deve essere effettiva al termine degli interventi.

Questo significa che se, ad esempio, un condòmino possiede l'appartamento come prima casa e gli interventi sulle parti comuni sono effettuati, la quota di spesa a lui imputabile darà diritto alla detrazione del 50%.


Per tutti gli altri condòmini, ovvero coloro che non possiedono un diritto di proprietà o che non hanno adibito l'immobile a propria abitazione principale (ad esempio, proprietari di seconde case, o nudi proprietari senza diritto di abitazione), resta comunque la possibilità di accedere al bonus ristrutturazione per le parti comuni, ma con l'aliquota al 36%.

È importante precisare che, pur essendo un chiarimento autorevole, la Circolare dell'Agenzia delle Entrate rappresenta un'interpretazione delle norme vigenti e non ha la stessa forza di una legge. Tuttavia, fornisce un'indicazione chiara e vincolante per gli uffici dell'Agenzia stessa.


Il Bonus Ristrutturazione 2025 e il Diritto alla Detrazione per il Convivente

Un altro nodo sciolto dalla Circolare 8/E riguarda il convivente non proprietario che sostiene le spese di ristrutturazione. Prima del 2025, questa figura aveva diritto al bonus. Con la nuova formulazione della legge, erano emersi dubbi sulla continuità di questo diritto.

L'Agenzia ha chiarito che, a partire dal 1° gennaio 2025, la detrazione è pari al 50% solo se le spese per l'intervento sono sostenute da chi è titolare di un diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento su un'unità immobiliare adibita ad abitazione principale.


Di conseguenza, per i familiari conviventi (che non siano proprietari o titolari di diritto reale) e per i semplici detentori dell'immobile (come locatari o comodatari), pur potendo ancora accedere al bonus ristrutturazione, l'aliquota applicabile sarà del 36%. Questa distinzione è cruciale per la pianificazione fiscale di molte famiglie.


Questi chiarimenti rappresentano un passo importante verso una maggiore certezza nel panorama dei bonus edilizi. Per amministratori di condominio, proprietari di immobili e professionisti del settore, avere linee guida chiare è fondamentale per operare in modo efficace e senza rischi di contenzioso.


Noi di GHLE Project siamo sempre aggiornati sulle ultime normative per supportare i nostri clienti nella gestione di progetti di ristrutturazione e consolidamento, assicurando il massimo beneficio dalle agevolazioni disponibili.


Questi chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate hanno risolto dubbi specifici che avevi riguardo ai tuoi progetti in condominio?

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Studio di ingegneria multidisciplinare a Milano specializzato in ristrutturazioni, gestione immobiliare e soluzioni tecniche professionali.

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